Dopo l’uso indiscriminato di categorie sociologiche quali la secolarizzazione, il ritorno del sacro, la religione invisibile, la religione civile, le nuove religioni, questo testo esplora percorsi diversi, relativi ai fenomeni religiosi secondo prospettive teoricamente motivate ed empiricamente fondate. Si prende in esame il caso italiano per comprendere le ragioni della persistenza del cattolicesimo in termini di valori di base condivisi. Si indaga soprattutto sull’articolata attività di socializzazione religiosa posta in essere dalla chiesa cattolica in Italia.
Indice
Premessa
Capitolo primo
La dimensione comparativa della religione diffusa
Premessa
La legittimazione religiosa
La pratica della «religione diffusa»
Capitolo secondo
I presupposti di una teorIa della «religIone diffusa»
Premessa
Il concetto di «religione diffusa»
I contenuti della «religione diffusa»
Morale e comportamento politico
Religione e politica: caratteri generali
Il caso italiano
Conclusione provvisoria
Capitolo terzo
I «nuovi» valori della «religIone dIffusa
Premessa
Gli anni postconciliari
La dinamica della «religione diffusa» in Italia
Le risultanze empiriche dei «nuovi» valori
I «nuovi» valori secondo le indagini più recenti
Capitolo quarto
Un’indagine sulla costruzione sociale della «religIone diffusa
Premessa
I giovani prima del ’68
I giovani dopo il ’68
La situazione odierna
Giovani e religione
Il ruolo dell’associazionismo
L’indagine sui giovani romani
Evoluzione personale ed evoluzione religiosa
Associazionismo religioso, socializzazione e credenza Fede, religione e pratica religiosa
L’immagine della religione
Atteggiamento verso le istituzioni religiose
Religione e politica
Violenza e religione
Ulteriori risultanze
Il problematicismo critico della «religione diffusa»
Verifica delle ipotesi
Conclusioni